L’acquisto di un dominio è la pietra angolare di un progetto: da questo riferimento si dipana tutto il resto come in una sorta di reazione causa-effetto, nella quale il dominio acquisito rappresenta la scintilla scatenante da cui nasce la messa a terra dell’idea. L’idea, infatti, viene prima: l’atto creativo deve essere legato, e subordinato, alla scelta del giusto dominio, all’individuazione di un brand riconoscibile, alla produzione di un progetto coerente. La scelta del dominio è dirimente in tal senso: deve essere scelto in modo opportuno, deve essere radicato nell’identità profonda dell’idea che si porta avanti e deve garantire nel tempo facile riconoscibilità alle pagine che si vanno a portare online.
Scegliere il dominio è dunque il primo passo concreto della fase realizzativa e, al tempo stesso, l’ultimo tassello della fase progettuale: è il punto di congiunzione tra le due sfere, il tessuto connettivo che tiene inderogabilmente insieme ogni parte del tutto. Nel dominio ogni domanda trova risposta ed ogni scelta trova compimento: ecco perché si tratta di una fase delicata, troppo spesso sottovalutata, e necessita di tutta l’attenzione che un progetto denso di ambizione merita.
Quale dominio scegliere
Il dominio da scegliere deve rispondere ad alcuni requisiti che vanno meditati uno ad uno, evitando di optare per la prima soluzione suggerita dall’istinto e piegando invece la propria scelta ad una vera e propria strategia:
- il dominio deve essere di facile memorizzazione: rappresenta l’indirizzo presso cui essere trovati, dunque deve godere di quella semplicità utile ad entrare immediatamente nella memoria dell’interlocutore (potenziale partner o cliente);
- il dominio deve essere breve e semplice: brevità e semplicità favoriscono tanto la comodità quanto la memorizzazione, motivo per cui ogni soluzione lunga ed ogni elemento aggiuntivo rappresentano rumore di fondo deleterio
- il dominio deve essere identitario: deve fotografare il marchio, riflettere il brand, sposare i valori del progetto. Maggiore è l’identificazione, maggiore sarà la forza con cui il dominio e i vari servizio/prodotto/entità saranno ben identificabili.
Il dominio sarà sui propri biglietti da visita, sarà parte integrante del proprio indirizzo email, accompagnerà in ogni passaggio la propria idea a mano a mano che si concretizza: è un tassello di grande importanza e la scelta va dunque puntellata con i giusti ragionamenti, mettendo alla prova l’opzione scelta di fronte ad ogni situazione in cui potrà trovarsi. Sempre che tale opzione sia ancora libera sul mercato: ecco perché, in stretta correlazione con la scelta del dominio, va anche la scelta dell’estensione del dominio stesso.
Quale estensione
L’estensione del dominio indica un ambito: in primis quello entro cui si valuta se il dominio è libero; inoltre, quello entro cui si indica la sfera di influenza entro cui il dominio agisce. Anche l’estensione è comunicativa, insomma: se un .com continua a conservare caratura internazionale, il .it ha forte accento sull’identificazione nazionale, così come un .eu ha preminente natura europea. Le estensioni non sono nemmeno più soltanto di tipo geografico, il che apre ad una molteplicità di soluzioni disponibili e di opzioni componibili.
Il quantitativo di estensioni disponibili ha creato una situazione tale per cui le combinazioni non sono più scarse ma, anzi, praticamente infinite. Scegliere diventa così ancor più importante, quindi, poiché di fatto è la fantasia a poter guidare tra le mille opzioni percorribili. Una volta scelti dominio ed estensione, sarà semplice verificare se il dominio sia effettivamente libero e, nel caso, registrarlo immediatamente.
Per quanto tempo
L’esempio di OVHcloud non è casuale, poiché proprio con questo service provider è possibile accedere a registrazioni pluriennali che mettono insieme due importanti vantaggi: da una parte v’è un risparmio immediato, poiché questa è l’offerta del gruppo; dall’altra si può scegliere un’opzione di più anni andando a blindare la proprietà del dominio, garantendo per sé la titolarità su quel tassello per il quale molto si è ragionato e tutto si è costruito. Perdere un dominio può rappresentare un grave problema: si perdono i propri indirizzi email; si perde l’indirizzo che è stato comunicato a clienti, partner e fornitori; si perde il posizionamento duramente conquistato sui motori di ricerca. Perdere il dominio è come perdere la porta d’accesso ai propri asset, il che può configurare problemi estremamente gravi.
Per blindare la situazione ed evitare eventi tanto spiacevoli, è fortemente consigliabile una registrazione di lungo corso a cui abbinare un rinnovo automatico, cosa che impedisce il passaggio di mano di un dominio. Una scelta simile è una vera e propria assicurazione sul lavoro da portare avanti, poiché va a consolidarne le fondamenta: un dominio registrato e “sicuro” è una garanzia che consente di investire più tranquillamente sui contenuti, sul brand, sul posizionamento, sul link building e molto altro ancora.
E dopo il dominio?
Il dominio è un punto di partenza che può sfociare in una molteplicità di soluzioni. Tornando all’esempio di OVHcloud, dopo la registrazione di un dominio è possibile associarvi tanto un piano di hosting quanto uno spazio in cloud, tanto un VPS quanto un piano per Web Cloud Databases. Il dominio in ciò è esclusivamente un punto di riferimento, un contenitore entro il quale inserire tutto quel che possa servire per mettere a terra i propri progetti.
Il dominio è per sua natura un elemento eclettico, versatile, dotato di una multifunzionalità che forse nessuno aveva mai nemmeno potuto immaginare ai tempi della nascita dei Top Level Domain. Quella dei domini è stata pertanto un’importanza crescelte e oggi sulla capacità di erogare servizi sicuri ed affidabili si gioca l’intero mercato dei domini a livello internazionale.
Tra le opzioni messe a disposizione da OVHcloud ve n’è una che assume un’importanza particolare, poiché è la porta aperta a quei privati e quelle aziende che hanno a disposizione minori conoscenze tecniche e si affacciano ai domini forti semplicemente di ambizione e fiducia. Il gruppo offre infatti compresi nel prezzo:
- una pagina Web gratuita
- un account email da 5GB
- dominio protetto da DNSSEC
In questa offerta assume contorni evidenti il fatto che il dominio debba costituire in primis una forma di presidio, una presenza online forte che non è soltanto uno spazio registrato, ma è un luogo virtuale sul quale farsi trovare, dal quale comunicare, con il quale iniziare una vera attività online. Tutto il resto verrà di conseguenza, un passo dopo l’altro, dando a quel primo investimento da pochi euro all’anno un significato enorme.
Fonte: Punto Informatico